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CONTRO L’IMPEGNO. RIFLESSIONI SUL BENE IN LETTERATURA

13,30

SITI WALTER

Editore: RIZZOLI
Collana: RIZZOLI NARRATIVA 0
Edizione:
In commercio dal: 20/04/21
Pagine: 272

Disponibile su ordinazione

COD: 9788817156318 Categoria:

Descrizione

Il paradosso è che l’ultimo libro di Walter Siti è “Contro l’impegno” (Rizzoli), eppure è il libro più militante che abbia scritto nella sua vita. Le sue Riflessioni sul Bene in letteratura usano tutte le armi della critica letteraria per combattere una battaglia in difesa della letteratura, nell’intento di proteggerla da un disastro che teme imminente, ovvero la sua estinzione.

“Alla letteratura”, dice, “ho dedicato la mia vita, ho creduto, e credo ancora, che sia uno strumento insostituibile per la conoscenza umana. Eppure, oggi mi guardo intorno e ho la netta sensazione che la letteratura non venga più presa sul serio, che il modo di intendere la letteratura che ho conosciuto io, incentrata sulla profondità, sul potere della parola di rivelare verità sconosciute persino al suo autore, stia scomparendo, sostituita da una concezione della letteratura che è al servizio di un elenco di buone cause, oggi per lo più progressiste: possono essere i migranti, vari tipi di diversità, l’orgoglio femminile, la lotta contro la criminalità organizzata e, genericamente, contro il Potere”.

Da un po’ di tempo si è diffusa l’idea che la letteratura debba promuovere il bene, guarire le persone e riparare il mondo. Breviari e “farmacie letterarie” promettono di confortarci e di insegnarci a vivere, i romanzi raccontano storie impegnate a fare giustizia, confermando chi scrive (e chi legge) nella convinzione di trovarsi dalla parte giusta. Ma la letteratura è un bastian contrario che spira sempre dal lato sbagliato: più si tenta di piegarla al proprio volere, e usarla per “veicolare un messaggio”, più lei ci sfugge e porta in superficie ciò che nemmeno l’autore sapeva di sapere. Sostiene il Bene se il Potere lo reprime, ma quando il Potere si nasconde dietro stereotipi di buona volontà lei non ha paura di far parlare il Male, di affermare una cosa e contemporaneamente negarla, di mostrarci colpevoli innocenti e innocenti colpevoli. In questo pamphlet militante e preoccupato Walter Siti analizza alcuni autori e testi contemporanei di successo per difendere la letteratura dal rischio di abdicare a ciò che la rende più preziosa: il dubbio, l’ambivalenza, la contraddizione. Non senza il sospetto che l’impegno “positivo” sia soltanto la faccia politicamente in luce di una mutazione profonda e ignota, in cui tecnologia e mercato imporranno alla letteratura nuovi parametri.

ISBN 9788817156318

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